Immagina per un attimo di voler investire i tuoi risparmi e di farlo in modo diversificato. Ad esempio puoi scegliere di investire nelle azioni dell’area euro ma non vuoi limitarti a comprare le solite Eni od Enel. Vuoi di più, perché sai bene che diversificare è importante per investire con successo.
Allora scegli di non limitarti ad acquistare poche azioni o poche obbligazioni ma di suddividere il tuo patrimonio in un ‘pacchetto’ molto ben diversificato.
Le tue opzioni sono essenzialmente due:
scegliere un fondo di investimento a gestione attiva che cerchi di ottenere di più del rendimento del mercato di riferimento;
scegliere un ETF diversificato che investa nello stesso mercato.
Indice
Fondi di investimento
I fondi di investimento sono la forma più vecchia di diversificazione di portafoglio. Essi ti permettono di investire in un paniere completo di titoli, garantendoti quindi la massima protezione, ma a costi notevoli. Non solo, ma poiché di fatto affidi i tuoi soldi ad un terzo che li amministrerà per conto tuo sarai esposto a rischi notevoli.
E se i fondi di investimento che hai scelto sono gestiti male? E se per colpa di ciò il mercato in cui ho scelto di investire sale mentre i miei fondi di investimento scendono?
Se non lo sapessi, i fondi di investimento comportano almeno due tipi di costo:
la commissione di ingresso che paghi al momento della sottoscrizione del prodotto. Tale onere può arrivare tranquillamente al 3-4% dell’importo versato e non è immediatamente recuperabile;
la commissione di gestione, che viene prelevata dal valore della quota, è invisibile ma è responsabile dello scarso risultato ottenuto dai fondi di investimento nella maggior parte dei casi.
Ma per te i fondi non sono l’unica alternativa possibile per investire
ETF
ETF, cosa sono? Gli ETF sono fondi a gestione passiva che si limitano a replicare l’andamento di un determinato indice finanziario investendo negli strumenti che lo compongono. Ad esempio se compri un ETF che clona l’andamento della borsa italiana, automaticamente comprerai in un sol colpo le 40 azioni che compongono l’indice della borsa stessa.
Quindi non avrai nessun rischio di andamento difforme del tuo investimento rispetto al mercato di riferimento. Poiché gli ETF clonano l’andamento dell’indice, se esso scenderà dell’x% anche il tuo ETF farà altrettanto. Idem in caso di salita. Ma quali sono i vantaggi degli ETF?
rapidità: gli ETF sono scambiati in borsa durante tutta la giornata. Puoi quindi comprarli e venderli in tempo reale senza aspettare la fine della seduta come accade per i fondi di investimento. Ciò è particolarmente importante per uscire in fretta da un investimento quando il mercato precipita;
costi bassi: gli ETF non hanno commissioni di ingresso ed hanno commissioni di gestione bassissime (nell’ordine dello 0,20-0,50% annue contro il 2% medio dei fondi). L’unico onere diretto che sosterrai sono i costi di acquisto che sono gli stessi previsti per le azioni e si aggirano nell’ordine dello 0,30-0,70%.
Conclusioni
Prima di investire in ETF ricorda TRE cose importantissime:
questi prodotti non ti proteggono, da soli, da un crollo del mercato sottostante. Proprio perché replicano l’andamento dello stesso se si verifica un crollo il valore degli ETF precipiterà di conseguenza. E’ quindi necessario apportare dei correttivi al mero investimento in questi titoli;
purtroppo gli ETF sono fiscalmente inefficienti, il che significa in buona misura che non potrai usarli per compensare delle minusvalenze pregresse;
Se li sceglierai sappi che la tua banca ti dirà “peste e corna” per dissuaderti dal comprarli. Essendo prodotti a basso costo sono anche a bassa remunerazione per la banca che preferirà venderti i suoi fondi di investimento dicendoti ogni male degli ETF.