In questa guida spieghiamo quali sono le differenze tra ETF e ETN.
Tra il settembre 2002 quando in Italia partì la negoziazione dei primi ETF. In un post precedente hai compreso le ragioni per le quali a distanza di otto anni questo strumento di investimento continua a essere osteggiato dalle banche.
Ora invece stai per scoprire che cosa siano gli ETN ed i motivi per cui dovrai utilizzarli con attenzione.
Gli Exchange Traded Notes sono un titolo di debito emesso da un intermediario il cui valore replica quello di un indice di mercato.
Mentre l’obiettivo che ETF ed ETN perseguono è lo stesso, altrettanto non può dirsi del mezzo. Il primo prodotto è un fondo di investimento, il secondo è un titolo di debito. Sai che cosa significa questo?
Che se fallisse la banca emittente dell’ETF tu saresti al sicuro, perché il fondo verrebbe liquidato ed il controvalore degli attivi sarebbe ripartito tra i risparmiatori. Se al contrario fallisse la banca emittente degli ETN tu perderesti il tuo capitale, perché il credito che il titolo rappresenta non varrebbe più nulla in questo caso.
Non solo, ma mentre esiste il meccanismo dell’arbitraggio che “costringe” il prezzo dell’ETF a seguire l’indice che lo stesso replica, nel caso del notes chi ti assicura che l’emittente non dimentichi di aggiornare le quotazioni creandoti un danno se il mercato sale?
Intendiamoci, non voglio dire che ci siano focolai simili alla Lehman Brothers in giro per il mondo. Non lo so, ma non credo che altre banche stiano per saltare. Quello che voglio fare è attirare la tua attenzione su due strumenti finanziari il cui nome differisce solo di una lettera.
Una banale F che diventa N, ma che può fare una GROSSA differenza. Tieni presente a questo riguardo che dal 4 ottobre 2010 sono scambiati su borsaitalia quattro ETN emessi da Lyxor e che è probabile che in futuro altri strumenti di questo tipo arriveranno sul mercato.
Ecco perché prima di sottoscriverli ad occhi chiusi è opportuno che tu li conosca a fondo.