Le opzioni sono uno strumento derivato formato da un contratto che stabilisce la cessione, da un venditore (writer) ad un compratore (buyer), dietro pagamento di un premio, di un diritto all’acquisto (opzione call), o alla vendita (opzione put), in una data futura (opzione europea), o entro una scadenza (opzione americana), di una certa attività finanziaria o reale (underlying), ad un prezzo fissato dal contratto (strike price). La natura contrattuale di tale strumento finanziario è stabilita dal Codice Civile (art.1331), il quale definisce l’opzione come un contratto in cui le parti convengono che una di loro rimanga vincolata alla propria dichiarazione e l’altra abbia la facoltà di accettare o meno la dichiarazione della prima; il venditore (writer) assume un impegno circa l’acquisto o la vendita dell’attività sottostante al contratto, secondo quanto stabilito nel contratto. Il compratore (buyer), invece, può accettare o meno la proposta del venditore, solo se l’accetta il contratto si perfeziona e si conclude. E’ per questo che il compratore (buyer) deve versare un premio per acquistare il diritto all’esercizio dell’opzione. Le opzioni, sia se negoziate sui mercati ufficiali (traded), sia se negoziate tra le parti tramite intermediari (over the counter) si suddividono in:
CALL OPTION – Il compratore ha il diritto di acquistare l’attività finanziaria oggetto del contratto al prezzo di esercizio prestabilito al momento della transazione. In seguito all’esercizio dell’opzione, il compratore acquisisce il diritto di assumere una posizione long (lunga) sull’attività finanziaria oggetto del contratto.
PUT OPTION – Il compratore ha il diritto di vendere l’attività finanziaria oggetto del contratto al prezzo di esercizio prestabilito al momento della transazione. In seguito all’esercizio dell’opzione, il compratore acquisisce il diritto di assumenre una posizione short (corta) sull’attività oggetto del contratto.
Con riferimento al prezzo di esercizio le options sono definite:
IN THE MONEY (ITM) – Il prezzo di esercizio è inferiore (call) o superiore (put) al prezzo di mercato dell’attività finanziaria sottostante (underlying).
CALL strike price < Prezzo di mercato
PUT strike price > Prezzo di mercato
AT THE MONEY (ATM) – Il prezzo di esercizio cioncide (call e put) con il prezzo di mercato dell’attività finanziaria sottostante (underlying).
CALL E PUT strike price = Prezzo di mercato
OUT OF THE MONEY (OTM) – Il prezzo di esercizio è superiore (call) o inferiore (put) al prezzo di mercato dell’attività finanziaria sottostante (underlying).
CALL strike price > Prezzo di mercato
PUT strike price < Prezzo di mercato
Per l’acquisto dello strumento derivato dell’ opzione l’acquirente paga solo un PREMIO– prezzo di acquisto della opzione- e scommette sul rialzo (call) o sulla discesa (put) del prezzo di una determinata attività. Se la scommessa risulta vincente, l’acquirente incassa la differenza tra il prezzo dell’attività finanziaria e il prezzo di esercizio. Se la scommessa risulta perdente la massima perdita in cui incorre l’acquirente è il PREMIO pagato; quindi, nel caso di un andamento sfavorevole del mercato, il pagamento del premio da parte del buyer svolge una funzione assicurativa costituendo un limite alla perdita, viceversa, nel caso di un andamento favorevole nei prezzi dell’underlying, il premio comporta una riduzione dei guadagni.
ESEMPIO: Si ipotizzi l’acquisto dell’opzione call (si scommette sul rialzo) di un titolo ENEL con un prezzo d’esercizio (strike price) di 8 €, pagandola 0,5 €, con scadenza il 30/11/2024. Se il titolo ENEL resta al di sotto dei 8 €, si perderà solo 0,5 € (perdita limitata, rispetto l’intero investimento effettuato) e non importa se il titolo scenderà ulteriormente a 6 € o a 5 €, la perdita rimarrà quella del premio pagato di 0,5 €. Se il titolo subirà un rialzo ed il suo prezzo andrà a 10 €, si guadagnerà la differenza tra il prezzo di ENEL (10 €) e 8 €, quindi si guadagnerà 2 € (un guadagno del 400% sull’investimento iniziale di 0,5 €).
Per il venditore di un’opzione, invece, i rischi sono molto più alti dal momento che le perdite sono potenzialmente illimitate. L’opzione è uno strumento finanziario che si contraddistingue principalmente per la sua notevole flessibilità; essa può riferirsi a molteplici strumenti sottostanti quali materie prime, azioni, obbligazioni, tassi di cambio, tassi di interesse, futures, swaps, indici, ma può riguardare anche la data di esecuzione del contratto, la qualità della merce scambiata, la localizzazione geografica dello scambio. La finalità principale della negoziazione di questi strumenti finanziari è costituita, come per gran parte dei strumenti derivati, dalla gestione dei rischi finanziari: per coprire delle posizioni, quando si intende proteggere il valore dell’underlying da variazioni indesiderate di prezzo; per fini speculativi, quando si intendono realizzare strategie di investimento; per effettuare operazioni di arbitraggio, quando si intende sfruttare un momentaneo disallineamento tra l’andamento del mercato derivato e quello dell’oggetto sottostante.