Con la dicitura Price/Earnings (P/E), rapporto prezzo utili in italiano, che ritroviamo spesso nei maggiori quotidiani e siti internet di informazione economica finanziaria si intende il rapporto tra il prezzo pagato per un azione e l’utile per azione, chiamato anche Earning Per Share (EPS). Alternativamente, questo rapporto può essere anche calcolato dividendo la capitalizzazione di mercato del titolo per il suo utile netto totale annuo.
Ma vediamo due esempi banali:
un titolo che quota al prezzo di 10€ e che nell’anno passato ha avuto un EPS di 0,4€ avrà un P/E di 10/0,4 ovvero di 25;
in riferimento all’esempio precedente, se la società avesse emesso 100 azioni, vorrebbe dire che la sua capitalizzazione sarebbe di 10×100=1000 e il suo utile netto di 0,4×100=40. Quindi sapendo che il P/E si può anche calcolare come rapporto tra capitalizzazione e utile netto, si ottiene un P/E di 1000/40, ovvero di 25.
E’ un indicatore finanziario che comunemente viene utilizzato, quando ad esempio sono comparati P/E di società appartenenti a settori simili, per fare delle valutazioni: a P/E più elevati corrisponde un prezzo maggiore pagato dagli investitori per ogni unità (1€) di utile e quindi indica che un azione è più cara se paragonata ad altre con P/E più bassi.
Un’altra interpretazione del P/E potrebbe anche essere quella di intendere tale numero come il numero di anni necessari affinché venga ripagato l’investimento. In altre parole, tornando all’esempio precedente, un P/E di 25 starebbe a significare che ci vorrebbero 25 anni per fare in modo che, dato un investimento di 10€, ci sia un ritorno di altrettanti 10€, infatti 25×0,4=10.
Attenzione però, navigando in siti e leggendo giornali diversi, si potrebbe notare come i valori del P/E possano non combaciare. Ciò è dovuto al fatto che esistono diversi modi con cui tale valore può essere calcolato, dipendenti dal tipo di variabile utilizzata a denominatore. Nonostante ciò quella più comunemente utilizzata è l’utile netto degli ultimi 12 mesi passati. Invece, modalità di calcolo alternative portano all’utilizzo, anziché dell’utile netto degli ultimi 12 mesi passati, del risultato operativo o stime dell’utile netto per i prossimi 12 mesi.